MARTEDì GUERRA A: LE AUTO
Molti individui, girano per la città sempre in macchina, alcuni si vantano di prenderla anche per piccoli spostamenti. Così le strade sono sempre affollate da auto ferme e in movimento. Queste auto sono un pericolo per chi procede a piedi o in bicicletta. Credo che quello che spinge tutte queste persone a fare questa scelta folle e costosissima non sia solo la pigrizia. Ma ci sia anche un retaggio della crisi economica post bellica. Credo che il bisogno degli italiani di andare in macchina nasca dal bisogno di dire al mondo: ecco guardami, non sono un poveraccio che va in bici o in autobus! Io ho il macchinone! Ecco perché si comprano auto sempre più grandi, per potersi sentire meno poveri, meno piccoli degli altri circolatori per le strade. Non si rendono conto della libertà che dà la bicicletta o anche una vecchia panda col gpl.
2 Comments:
BEN DETTO!
Maestro le sue parole sono toccanti, la sua dialettica tagliente , le sue idee transnazionali e pionieristiche, le sue battaglie epiche . Ma se il mercato è comune ed villaggio è globale , travalicando per un attimo il nostro ego per cogliere il "momento" che oggi nella sua peculiarità intospettiva possiamo definire catartico nel senso aristotelico del termine , non possiamo correre il rischio già prospettato dalla dottrina di arrivare a dire: "Carpe Diem et Trota Gnam"?
La prego maestro mi ragguagli in tal senso?
Il discepolo Giuseppe
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